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Come avviene la trasformazione digitale

Quando si parla di trasformazione digitale ci si riferisce in genere a 4 megatrend tecnologici: cloud computing, mobile, big data e social.
Mentre ciascuna di queste quattro tecnologie potrebbe avere, singolarmente, un enorme impatto, è nella loro implementazione congiunta in soluzioni integrate che l’impatto diventa ancora più grande. Le cose più interessanti e disruptive accadono quando sono combinate, cioè nell’incrocio delle quattro “tecnologie”.

La semplice raccolta dei big data, senza avere la possibilità offerta dal cloud computing, di accedervi ovunque e in qualsiasi momento e di condividerli in piattaforme che potenziano la collaborazione e la discussione dei dati stessi, sarebbe molto meno significativa. E non sarà la quantità di investimenti in IT che farà la differenza, ma la capacità di ciascuna azienda di comprendere la propria fase di maturità e di sviluppare una strategia chiara e un’efficace road map per potenziare i propri differenziatori chiave utilizzando le tecnologie digitali. L’attenzione, come sempre, deve essere sulle persone. Questo dovrebbe essere assolutamente chiaro. La quarta rivoluzione industriale, se accettiamo di chiamarla in questo modo, non si riferisce alla tecnologia di per sé, ma all’adozione di tecnologie che aiutino le persone a prendere decisioni più efficaci, più informate e più veloci. Non è la disponibilità di grandi quantità di dati che farà la differenza, ma la capacità degli utenti di sfruttare tali dati, trasformati in informazioni, per essere veloci e precisi nel prendere decisioni. La tecnologia può semplificare, aiutare o addirittura automatizzare la comunicazione, ma la flessibilità e l’efficienza provengono dalle persone. Per questo motivo, nessuna delle trasformazioni legate all’adozione di queste tecnologie può avvenire senza un cambiamento organizzativo, adeguando la mentalità delle persone e migliorando i comportamenti e la cultura aziendale.

Recenti studi dimostrano che gli effetti più benèfici della trasformazione digitale non sono semplicemente nell’utilizzo di una o più tecnologie, ma nell’unirle per calibrare o trasformare i modelli aziendali, sviluppando nuove fonti di fatturato correlate ai prodotti o ai servizi loro associati. E l’area più interessata è quella della “relazione con il cliente”, dove le aziende possono utilizzare le tecnologie digitali per differenziare la loro strategia di mercato e superare i concorrenti che non hanno lo stesso approccio o la stessa velocità. I primi utilizzatori avranno un forte vantaggio competitivo sui ritardatari che potranno utilizzare per aumentare notevolmente le proprie quote di mercato.

Per questo motivo, nello scenario attuale, è estremamente importante muoversi velocemente: pianificare, iniziare con piccoli passi per essere poi pronti a scalare rapidamente. Ci sono ancora molte preoccupazioni da parte di molte aziende nell’adottare nuove tecnologie. La principale è la sicurezza. Avere dati in cloud, condividere informazioni sulle piattaforme mobili o social è ancora considerato un problema critico. La seconda è in genere la mancanza di standard che facilitino l’interoperabilità tra diverse piattaforme. Nessuna delle due ragioni può bloccare le iniziative.
In termini di sicurezza, senza per questo sottovalutare il problema, possiamo affermare con certezza che oggi è più protetta un’installazione in cloud ospitata in un data center piuttosto che una in locale. La specializzazione nello studio dei modelli degli attacchi hacker e nello sviluppo delle necessarie contromisure è ovviamente molto più efficace per chi fa della tecnologia cloud il proprio “core business”, piuttosto che per chi deve gestire la sicurezza IT come un’attività necessaria solo per preservare la disponibilità dei sistemi a supporto del business. Inoltre i primi hanno una possibilità di investire notevolmente in sistemi di protezione avanzati e sofisticati che i secondi non hanno.
Per quanto riguarda invece gli standard per facilitare la condivisione e lo scambio dei dati, questi arriveranno presto, ma già oggi sono disponibili connettori utili per dare all’utente la possibilità di operare in un ambiente omogeneo, quasi come fosse unico.
In definitiva possiamo affermare che i risultati più efficaci si verificano quando il cambiamento tecnologico e il cambiamento culturale fanno parte della medesima strategia di crescita, vengono realizzati assieme, facendo attenzione però ad implementarli nel giusto ordine, secondo le priorità e le gerarchie richieste.
Luigi De Bernardini
Automazione Industriale
Ottobre 2017

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