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Certificazione CSIA nell’era 4.0

Certificazione CSIA nell’era 4.0
Recentemente, in Autoware, abbiamo completato la procedura di rinnovo della Certificazione CSIA. Anche se crediamo che il valore della certificazione non è nell’audit e nemmeno nella “targa” che eventualmente si riceve, al momento dell’audit ci siamo concentrati maggiormente sui vari aspetti delle best practices di CSIA per verificare se eravamo ancora conformi oppure se era necessario concentrarsi su altri aspetti. Ad essere onesti questo è un processo continuo che seguiamo, con audit interni bi-annuali, ma questa volta avevamo un approccio più profondo, guardando, nello stesso tempo, tutti i diversi aspetti del business. È stato durante questa fase che abbiamo iniziato a pensare se la Certificazione CSIA avesse un valore o un significato differente nell’era 4.0.
Ogni giorno siamo bombardati da news, articoli, blog e pubblicità sull’Industria 4.0. Tutto è 4.0 (ho anche cambiato il titolo di una proposta di lavoro per la quale non ricevevo curricula da mesi, da “programmatore PLC” a “programmatore PLC 4.0” e in 3 giorni sono arrivati 5 CV). Fondi e stimoli sono 4.0, e i prodotti che abbiamo sempre usato sono definiti 4.0. In questa euforia 4.0, era naturale iniziare a pensare che forse la certificazione CSIA potesse diventare 4.0, o al limite che il valore della certificazione cambiasse o stesse per cambiare.
CSIA ha iniziato a certificare aziende di integratori nel 2000. Per ottenere la certificazione, un’azienda deve passare un audit basato su 79 tra i criteri più critici all’interno dei 9 argomenti del manuale CSIA Best Practice, dalla pianificazione strategica alla gestione delle risorse umane, dalle vendite e marketing al servizio assistenza, Molti vendor membri di CSIA, ad esempio le GE Intelligent Platforms, National Instruments, Rockwell Automation, Schneider Electric, e Siemens hanno inserito la Certificazione CSIA come requisito per le loro rispettive system integrator partnership.
Come potete immaginare non cambia il valore di alcuni aspetti della certificazione, ma altri ne diventano significativamente più importanti in relazione ai cambiamenti tecnologici e dei modelli di business. La maggior parte delle volte non è la nuova tecnologia o il nuovo modello di business che esige un nuovo approccio ma è il cambiamento stesso del processo che richiede attenzione, e una solida attività di business per minimizzarne i rischi.Alcuni esempi che mi vengono in mente sono:
Gestione finanziaria – questo è uno degli argomenti che amo di più tra le best practice di CSIA. Molte delle aziende di System Integrator hanno iniziato da ingegneri che volevano costruire qualcosa di nuovo e lasciare le loro impronte tecniche nel mondo (come me ad esempio). Abbiamo tipicamente posto poca attenzione all’aspetto finanziario ed esposto il nostro business a grandi rischi. In questo tempo di cambiamenti l’attenzione agli aspetti finanziari del business è ancora più importante, partendo dalla necessità di considerare nuovi tipi di entrate. Un po’ di pressione, già iniziata, che muove da un sistema di pagamento forfettario a un sistema di sottoscrizione, richiede la trasformazione del business model che impatta fortemente sugli aspetti finanziari. Una forte e costante attenzione può mitigare il rischio di fallimenti senza averne capito i motivi.
Sicurezza IT – disponibilità di sistemi, di protezione dei dati e ripristino in caso di disastri sono fondamentali per il mantenimento del business. Passando da “on premise” alle soluzioni in cloud, la stessa infrastruttura di sviluppo del progetto di System Integrator richiede maggiore attenzione ai diversi tipi di rischi e di mitigarne gli effetti in questo nuovo scenario. CSIA richiede di concentrarsi sulla sicurezza e di svilupparne i piani necessari. La stessa cosa riguarda la protezione dei dati. La quantità di dati del Cliente ai quali il system integrator può o deve avere accesso è in costante aumento e richiede un approccio professionale per la loro protezione;
Metodologia di gestione del progetto – uno degli elementi chiave del 4.0 è la flessibilità, che significa adattarsi rapidamente a qualsiasi cambiamento che il mercato richiede. Per questo è necessario rivedere l’automazione oppure i sistemi MES con l’approccio del miglioramento continuo. Per farlo in modo efficace è necessaria una metodologia di progetto efficace per tenere traccia di tutte le richieste di cambiamento, analizzandone il rischio dell’impatto di una eventuale modifica sui sistemi di lavoro, aggiornarne la documentazione, gestirne i rilasci. La maggiore flessibilità del cliente esige che il System Integrator adatti la sua metodologia di progetto per essere maggiormente reattivo e senza compromettere il ciclo di vita del progetto stesso.
HR – alla fine qualunque iniziativa 4.0 ha le persone come elemento fondamentale. Avere clienti concentrati su questo aspetto li rende più sensibili alle politiche delle risorse umane che il System Integrator ha messo in atto. Essere consapevoli dell’importanza delle persone nel proprio business pone maggior attenzione su come il partner gestisce lui stesso le persone. Questo è un altro argomento che viene spesso sottovalutato, dovuto al forte background focalizzato solo sulla tecnologia, e che invece può fare una enorme differenza in un business di successo.
Ho trattato rapidamente 4 punti, non strettamente collegati l’uno all’altro. Ci sono altri punti che potrebbero essere interessanti e di buon esempio su come le best practice di CSIA siano più rilevanti nell’era 4.0 rispetto al passato. CSIA fornisce costantemente informazioni e formazione ai propri membri per preparare e adattare le richieste al nuovo business. La certificazione è un buon metodo per tutti coloro che vogliono essere sicuri di tenere sotto controllo il business portandolo al livello 4.0.
Automazione Industriale
novembre 2017
